martedì 13 marzo 2012

L'Orto del Cigno

Allora, essendo una guida onesta, dirò le cose buone e quelle meno buone.
Premetto che in questo posto non ci tornerò mai più. Due o tre sono i motivi per cui non metto più piede in un locale: la pulizia, il gusto del cibo e il trattamento che ci viene riservato.
Ora, semplicemente, vi descriverò la serata.
Prenotiamo un tavolo con largo anticipo (3 giorni prima) per le 20:00.
Arriviamo, ci sediamo subito, il cameriere è molto gentile e il servizio pare cordiale.
Le pizze (anzi...i pizzoni che servono qui, ovvero pizze giganti per tre persone) arrivano subito e, devo dire, non sono malaccio.
Purtroppo la Parmigiana (pizzone con melanzane -che sospetto fritte prima- e formaggio per transitare dallo stomaco all'intestino impiega dalle 4 alle 5 ore, ma questo l'avrei scoperto dopo.
Allora, dicevo, tutto pare andare bene. Fino a quando non arriviamo al dolce. Intanto il locale si è riempito e, casualmente, incontro una mia amica che aspetta un tavolo da 40 minuti. La fila di chi attende un tavolo (nonostante la prenotazione) aumenta fino al ridicolo, occupando spazio ed impedendo a chi è seduto di mangiare in santa pace e non sentirsi in dovere di ingollare tutto per la fretta.
Chiediamo il caffè e si scordano di noi. Quando lo richiedo, scopro che il nostro conto l'aveva già pagato chi era con noi.
Chiedo lo stesso i caffè e a questo punto (erano le 21:45, quindi per un tavolo da 10 persone non eran state calcolate nemmeno due ore di ristoro) il cameriere, assai imbarazzato, mi dice che il proprietario preferirebbe ci alzassimo per lasciare il posto alla gente che aspetta. Ed io mi domando "avesse preso meno persone e le trattasse meglio".
Per non mettere in difficoltà chi lavora, andiamo a prendere il caffè al banco. Qui incontriamo il proprietario scocciato perchè siamo nel mezzo (dove dovevamo andare? ora lo so anche io: a mangiare da un'altra parte!) che da la colpa al pover'uomo che ci aveva solo detto cosa gli era stato detto a lui.
Ovviamente, anche se ridendo, palesiamo il fastidio di non aver concluso la cena in santa pace, esserci dovuti alzare in tutta fretta come se non avessimo pagato 15€ o 13€ a pizzone (i prezzi son questi)  e tutto il resto. Con i soli quattro pizzoni (non lasciatevi ingannare...non sono per tre. Forse per due ma in tre si rimane con la fame) hanno intascato più o meno 60€. Mi pare un buon motivo per non trattarci come mangiapane a tradimento.
Insomma, sorbiamo il nostro caffè in piedi e mi avvicino alla cassa per pagare, certa che il disagio, la disattenzione e il pessimo trattamento abbiano fatto breccia nel cuore del ristoratore. O almeno l'avrebbero fatta se l'uomo in questione fosse attento alla clientela e avesse premura che nessuno uscisse dicendo, come facevo io, che di sicuro non mi avrebbero più rivisto (così come possono dir addio a chi era con me) e.... mi fa pagare i caffè!!!!! Pure con la faccia scocciata come se fossimo noi a non dovere star lì.
L'unica frase che mi viene in mente è "oltre il danno, la beffa".
Quindi, riassumendo:
-Cibo: decente ma di dura digestione (anche se magari è stato il malumore di aver dato i miei soldi a gente così);
-Ambiente: tipico da pizzeria, ampio ma con tavoli ammassati;
-Servizio: Non classificabile a meno che non entri in un'osteria dove mi lanciano i piatti dietro chiedendomi di uscire.

Nessun commento:

Posta un commento